I senza futuro
è un romanzo temporale: parla dello scorrere del tempo e di come le cose possano cambiare in maniera imprevista e inaspettata. Il protagonista (di cui non viene rivelato il nome) elabora una sorta di diario, una specie di monologo interiore, in cui esprime le sue aspettative e le sue scelte e i modi in cui, spesso, vengono deluse. La storia narrata si svolge ai giorni nostri, ma in un lasso di tempo indeterminato, così come lo sono i luoghi e le ambientazioni, volutamente mascherate e rielaborate in maniera scherzosa, con tantissimi riferimenti e citazioni (alcune evidenti e altre, sottintese e sottili, che possono essere colte solo dai lettori più attenti). Lo scopo del romanzo è quello di proporre una chiave di lettura per lo scorrere del tempo (che è molto personale e soggettivo) e di evidenziare come sia recepito l'uso preponderante di rimandi e allusioni nell'epoca digitale (anche questo molto soggettivo).
James Fiacco
nasce a Cagliari nel 1977 e cresce tra mondo rurale e informatica. Dopo il diploma intraprende studi umanistici e si laurea in Lettere Moderne con indirizzo antropologico. Contemporaneamente consegue alcune certificazioni informatiche. In seguito viene catapultato nel mondo del lavoro, in cui incontra difficoltà e problemi che gli consentono di fare tantissime esperienze diverse, dal giornalismo alla programmazione alla refezione.
