Preordine – Ragionamenti intorno allo Smart Working

Il saggio si sostanzia in un excursus sullo smart working, che parte dal suo antesignano, il telelavoro, per giungere infine alle sue evoluzioni, già presenti nel mondo del lavoro, quali la workation e il nomadismo digitale. Nel mezzo la pandemia, che ha svolto il ruolo di acceleratore del processo di diffusione dello smart working, di cui sono stati analizzati dal punto di vista dei vari soggetti/ambiti impattati (aziende, lavoratori, ambiente, società) i consensi e le resistenze alla sua applicazione, variati nel corso del tempo, e gli elementi a favore e contro. Questa disamina, che è stata supportata dai dati contenuti in alcune indagini statistiche condotte da molteplici autori, ha cercato di dare spazio alle contrapposte visioni indipendentemente dalla valutazione iniziale dell’autore, che alla fine è risultata sostanzialmente confermata. Prendendo spunto dalla fotografia del mondo del lavoro, l’analisi si è spinta all’interno delle dinamiche gestionali e organizzative delle aziende per dimostrare come il lavoro agile non costituisca una componente a sé stante ma piuttosto una leva che un management “illuminato” deve saper usare per raggiungere e consolidare redditività, competenze distintive e competitività. Il tutto osservato con lo spirito critico di chi ha vissuto l’esperienza dal suo interno e ha raccolto le considerazioni di tanti altri lavoratori, colleghi e non, che dello smart working sono stati protagonisti, con differenti sensibilità, in vari ruoli e aziende, pubbliche e private.